Una tradizione che risale al 1947, anno in cui l'allora capo della delegazione brasiliana Osvaldo Aranha parlò all'apertura della prima sessione speciale dell'Assemblea generale.
Sua era stata la presidenza della seconda Assemblea generale, quella che votò il piano che avrebbe portato alla creazione dello stato di Israele.
Il privilegio di aprire il dibattito generale è legato ad almeno due possibili motivi. Il primo è la posizione di "terzietà" occupata dal Brasile rispetto a Usa e Unione Sovietica, il secondo è che al paese sudamericano sarebbe stato concesso il primo diritto di parola per riconoscerne il ruolo fondante dell'Onu, nonostante gli fosse stato negato un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza (ruolo cui aspira tutt'oggi).
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