Il 4 novembre è una giornata celebrativa nazionale istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale.
Oggi si celebra la Giornata dell’Unità nazionale (in seguito all’annessione di Trento e Trieste al Regno d’Italia) e la Festa delle Forze armate (per la commemorazione di tutti i soldati morti in guerra).
Il 4 novembre 1918 entrò in vigore il cosiddetto armistizio di Villa Giusti, che coincide con la fine della Prima Guerra Mondiale. L’armistizio non fu un reale successo per l’Italia. Le nazioni della Triplice Intesa (il Regno Unito, la Francia e la Russia) decisero di non concedere all’Italia tutti i territori promessi in precedenza: il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e la Libia. Per questo Gabriele D’Annunzio parlò di “vittoria mutilata”.
Tre anni dopo, per ricordare tutti i soldati morti in battaglia ma rimasti senza nome, fu scelta una salma tra undici bare che diventò il Milite Ignoto. Ogni 4 novembre le maggiori cariche dello Stato si recano all’Altare della Patria in piazza Venezia a Roma per deporre una corona d’alloro presso la tomba del Milite Ignoto.
A causa della pandemia, le parate pubbliche in tutti i comuni italiani sono state cancellate. Si terranno come sempre, invece, le celebrazioni istituzionali.
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