Puoi fare questo esperimento a casa... Prendi uno spaghetto da entrambe le estremità e piegalo fino a farlo spezzare. Probabilmente non si è spezzato in sole due parti, ma almeno in tre.
Il celebre Richard Feynman (fisico dietro il progetto Manhattan e Premio Nobel) ha trascorso alcune ore rompendo spaghetti per provare a elaborare una teoria che spiegasse questo curioso fenomeno.
Ci sono voluti altri 17 anni dopo la sua morte perché qualcuno trovasse una risposta. Nel 2005 Basile Audoly e Sebastien Neukirch (dell'università Pierre e Marie Curie di Parigi) formularono una teoria in grado di spiegare perché gli spaghetti si rompono in quel modo. In un brevissimo istante dopo la rottura, invece che raddrizzarsi lo spaghetto subisce un aumento della curvatura. C'è sempre un pezzo che si rompe prima e che poi causa la rottura del terzo (fenomeno fisico chiamato "Cascade Fracture"). L’articolo venne pubblicato sulla prestigiosa rivista Physical Review Letters e valse loro un IgNobel nel 2006.
Tuttavia, secondo un nuovo studio del MIT, sarebbe possibile forzare uno spaghetto a spezzarsi esattamente in due. La ricerca, uscita su Proceedings of the National Academy of Sciences, sostiene che combinando piegamento e torsione è possibile spezzare lo spaghetto esattamente in due parti...
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