Oggi è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
La giornata mondiale contro la violenza sulle donne si celebra il 25 novembre...
La data ricorda il brutale omicidio delle sorelle Mirabal nel 1960. Patria, Minerva e Maria Teresa vivevano nella Repubblica Dominicana e facevano parte del Movimento 14 giugno (un gruppo politico che si opponeva alla dittatura instaurata da Rafael Leónidas Trujillo). Il 25 novembre, mentre si recavano in carcere per far visita ai propri mariti, vennero fermate dalla polizia locale e brutalmente torturate e assassinate a colpi di bastone.
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
Il rapporto "Un anno di Codice rosso", che contiene fra l'altro i dati giudiziari relativi alle nuove fattispecie di reato introdotte dal "Codice Rosso", sarà trasmesso in streaming sui canali ufficiali del Ministero della Giustizia.
Un video verrà anche trasmesso alle 10 in streaming sulla webtv della Camera dei deputati: “Non chiedermelo. Non è importante”.
Il movimento femminista "Non una di meno" sarà domani nelle piazze di molte città italiane con azioni, presidi e flashmob, tutte al grido di “se ci fermiamo noi, si ferma il mondo!“.
In Italia il colore associato alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne è il rosso. Viene abbinato a un paio di scarpe dello stesso colore: in Italia la manifestazione che si celebra dal 2005 vede l’abbandono di scarpe rosse nelle principali piazze e luoghi della città. L’idea, natta da un’istallazione dell’artista Elina Chauve, è ripresa per sensibilizzare l’opinione pubblica sul femminicidio.
“In questo momento drammatico per il nostro Paese e per il mondo intero le donne sono state particolarmente colpite. La pandemia ha accresciuto il rischio di violenza che spesso ha luogo proprio tra le mura domestiche: si è purtroppo assistito, durante il periodo di lockdown, ad un drammatico aumento della violenza contro le donne che vede tragicamente, a volte, coinvolti anche minori“ ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il lockdown causato dalla pandemia di coronavirus ha coinciso con un aumento delle violenze: nei primi 10 mesi del 2020 i femminicidi sono stati 90, uno ogni tre giorni.
“Abbiate fiducia nelle istituzioni, nella magistratura, nelle forze di polizia, al vostro fianco sempre, e denunciate, denunciate chi non rispetta il vostro essere donna, la vostra personalità” ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.