La misofonia è una forma di ridotta tolleranza nei confronti di suoni specifici (anche molto lievi) che normalmente non suscitano alcuna reazione nella maggior parte delle persone: l'ospite a tavola che mastica in maniera rumorosa, una persona che sbadiglia, un collega che non smette di giocare con la penna a scatto, un bambino che piange... ma anche il gocciolio di un rubinetto, il rumore di battitura di una tastiera, la masticazione di un chewing gum.
Il nome di questa patologia deriva dai termini greci "misos" (odio) e "fono" (suono). Significa letteralmente odio del suono.
Una delle cause che più viene indicata per l’instaurarsi della misofonia è legata a un probabile disordine neurologico risultante dall’esperienza negativa, avvenuta in età infantile, a uno specifico suono.
Chi soffre di misofonia può avere reazioni di ansia, rabbia, irritabilità... Nei casi più gravi la misofonia può portare ad atteggiamenti di isolamento che vanno a interferire con la sfera sociale.
"/>In evidenza